Giornalino dell’Arte Impressionismo

Giornalino dell’Arte

Impressionismo: pittura naturalista ed ecologica

Nato nella Parigi di meta’ anni sessanta l’impressionismo segno’ una trasformazione
nella pittura. Attraverso la loro tecnica innovativa fatta di piccole rapide pennellate,
impressioni, emozioni e momenti unici vengono espressi sulla tela con colori e paesaggi
meravigliosi che prendono il sopravvento sul disegno e la classicita’ dei maestri del
cinquecento.
La loro pittura in “ plein air” li porta a un contatto molto diretto con la natura, questo
modo di dipingere alla luce del sole molto ecologico e naturalistico rappresenta una
nuova visione olistica: la natura come forza vitale.
Questo movimento artistico inaugurato nello studio parigino del fotografo Nadar
il 15 aprile 1874 dove si tenne la prima mostra collettiva di questi “ artisti indipendenti “,
una trentina in tutto  tra cui: Claude Monet, Edgar Degas, Pierre Auguste Renoir, Alfred
Sisley, Paul Cézanne, Boudin, Camille Pissarro e Berthe Morisot.
Il nome impressionisti venne dato da Louis Leroy critico d’arte del giornale “Charivari”
che chiamo’ la mostra “ Exposition Impressioniste “, prendendo l’idea da un quadro di
Monet “Impression soleil levant”.

Impression soleil levant  1872
La nuova pittura rappresentava l’integrazione tra natura e industria, l’evoluzione della
modernizzazione sulle citta’e campagne francesi, i soggetti che gli artisti del gruppo
prendevano per i loro paesaggi erano strade e vedute di piccoli villaggi intorno Parigi
con protagonisti attivita’ contadine e industriali.
Emile Zola uno dei piu’ importanti critici d’arte dell’epoca nel romanzo “l’Opera” 1886
ritenuto un manifesto del naturalismo, descrive molto precisamente gli argomenti
trattati nei circoli artistici di quel periodo e parlando degli impressionisti e del loro
modo di dipingere in “ plein air “ afferma: “capisci, forse ci vuole sole, aria pura, una
pittura luminosa e giovane, le cose e le persone cosi’ come si muovono nella luce vera”.


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