Giornalino dell’Arte I Nabis

GIORNALINO DELL’ARTE

NABIS : La natura come pura emozione di colori

Nel 1888 Paul Sérusier e’ invitato da Émile Bernard a Pont-Aven dove dipinge en plein air
con Paul Gauguin, proprio seguendo i consigli di Gauguin realizza l’opera “Paysage au
Bois d’Amour” su una scatola di sigari, questo piccolo quadretto venne poi chiamato
“Le Talisman” e da qui inizia il movimento dei Nabis.

“Le Talisman” Paul Sérusier 1888

Il nome deriva dalla parola ebraica “Nabis” che significa “profeti”. Il termine venne scelto
da Auguste Cazalis pittore Nabi e studioso di ebraico e lingue orientali e rappresenta un
gruppo di giovani artisti usciti dall’Academie Julian e dall’Ecole des Beaux Arts,
appartenenti al Simbolismo; essi erano alla ricerca di un nuovo modo di utilizzare il
colore cercando di rappresentare le emozioni allo stato puro, la purezza del colore.
I Nabis pubblicarono i loro primi lavori su “Revue Blanche” una rivista nata a Liegi in
Belgio nel 1889 da Paul Leclercq e Auguste Jeunehomme, la rivista trasferitasi a Parigi
nel 1891 in seguito al passaggio di proprieta’ alla famiglia Natanson fu oltre a un mensile
culturale di grande rilevanza anche un punto di unione e diffusione artistica per i Nabis.
Altro punto fondamentale per i Nabis fu la pubblicazione da parte di Maurice Denis
chiamato “il nabi dalle belle immagini” sul giornale “Art e Critique” dell’articolo
“Definition du Neo-Traditionnisme” nella quale espone in 25 punti  una teoria: che
l’importanza di un’opera d’arte stia nelle capacita’ emotive delle linee e dei colori e che
nonostante gli artisti cerchino nei loro dipinti di rappresentare la natura essa sara’
sempre piu’ bella di tutti i loro dipinti.
Nel 1991 prima mostra del gruppo Nabis alla galleria “Le Barc de Boutteville” a cui
partecipano: Sérusier, Denis, Vuillard, Bonnard e Ranson.
Le riunioni de Nabis si tenevano presso l’atelier di Paul Ranson al 25 Boulevard de
Montparnasse chiamato “Il Tempio” nome mistico come la natura di questo gruppo di
amici, come diceva anche Maurice Denis “andare al centro misterioso del pensiero”.
I membri di questo gruppo avevano anche un soprannome:
Paul Sérusier: nabi dalla barba lucente,
Pierre Bonnard: nabi giapponese,
Henri Cazalis: nabi Ben Kalyre,
Maurice Denis: nabi dalle belle icone,
Meyer de Haan: nabi olandese,
George Lacombe: nabi scultore,
Paul Ranson: nabi piu’ giapponese del nabi giapponese,
Felix Vallotton: nabi straniero,
Jan Verkade: nabi obelisco,
Édouard Vuillard: nabi zuavo,
Henri Gabriel Ibels: nabi giornalista,
Jozsef Rippl Ronai: nabi ungherese,
Mogens Ballin: nabi danese,
Gli altri Nabis erano: Armand Seguin, Etienne Terrus, Emile Bernard e Ker Xavier
Roussel.





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